Citato dal TIME nel 2009 come “una delle 100 persone più influenti al mondo”, in oltre 20 anni il Brand Futurist Martin Lindstrom si è affermato come esperto mondiale in tema di marchio aziendale e personale, proponendo strategie provocatorie e all’avanguardia per rendere il marchio virale, forte, riconoscibile.
Lindstrom è anche giornalista per il TIME Magazine e Harvard Business Review e le sue pubblicazioni sono presenti in noti Magazine come il Wall Street Journal, Newsweek, The Economist, New York Times, The Washington Post, USA Today.
Lo studio di Martin Lindstrom rende evidente l’apporto dato dalla musica nell’esperienza di acquisto.
L’autore danese, parte dall’evidente impatto positivo della radio negli esercizi commerciali,
con il 90% dei consumatori che apprezzano la presenza di una Radio In Store e il 60% disposto a trattenersi per più tempo nel negozio, grazie alla presenza della musica. Ma cosa cambia tra una “Brand Radio” e un’altra? Perché è importante studiare al meglio il target di un brand per capire come comunicare il marchio attraverso la musica? Perché a palinsesti diversi, corrispondono reazioni diverse da parte dei consumatori, come ben dimostrato dal video/esperimento di Lindstrom, ambientato in un negozio di abbigliamento dotato di telecamere nascoste.
Con la musica elettronica, i visitatori del negozio dimostrano di percepire anche in modo inconscio, il brand come dinamico e giovanile, adeguandosi a questa sensazione con un comportamento molto attivo e curioso. Inoltre, ad una percezione del negozio come “di tendenza”, grazie anche alla musica proposta, i clienti tendono a considerare trendy e interessanti anche i prodotti proposti dal brand. Quindi Brand Image e Sound Design si fondono in un solo elemento, che il cliente percepisce in modo molto chiaro, anche se non sempre consapevolmente.
Altro mondo è quello degli store che propongono brani lenti, ad energia bassa e molto di atmosfera: in questo caso, i visitatori saranno più disposti a prendersi il loro tempo per dedicarsi allo shopping, aumentando di circa il 18% il tempo trascorso nel negozio e del 35% le vendite.
Il risultato dell’esperimento dell’esperto danese è che la Radio In Store crea un feeling con il punto vendita e fa assumere comportamenti molto diversi, a seconda dell’esperienza di ascolto.
Una nostra considerazione:
questo lavoro, necessita di strutture, competenze, personale artistico e tecnico specializzato, operante 7 giorni su 7.
Chi propone “Radio In Store” a prezzi ridicoli, realizzate senza il minimo criterio, reca un grave danno strategico e di immagine al malcapitato cliente.
info@radiopersonalizzata.it
www.radiopersonalizzata.it